Contenitori monouso: quali sono consentiti dalle normative ambientali 2025?

Il 2025 segna una svolta importante per il mondo del packaging alimentare. Le nuove normative ambientali europee cambiano il modo in cui vengono prodotti, utilizzati e smaltiti i contenitori monouso. L’obiettivo è chiaro: ridurre gli sprechi, favorire il riciclo e promuovere materiali sostenibili. Ma quali contenitori resteranno effettivamente consentiti nel 2025? E cosa cambia per ristoranti, bar e aziende del settore alimentare?

Nuove regole europee per un packaging più sostenibile

Con l’entrata in vigore del Regolamento UE 2025/40 e l’evoluzione della Direttiva SUP (Single-Use Plastics), l’Unione Europea introduce standard più rigidi per tutti gli imballaggi, in particolare quelli destinati agli alimenti e all’asporto.

I principali obiettivi del nuovo regolamento sono:

Ridurre la quantità di imballaggi superflui e non riciclabili;
Incentivare l’uso di materiali compostabili e riciclati;
Limitare la plastica monouso tradizionale;
Promuovere sistemi di raccolta e riciclo efficienti.

In altre parole, il packaging del futuro dovrà essere funzionale, riciclabile e tracciabile, garantendo un minore impatto ambientale lungo tutto il suo ciclo di vita.

Quali contenitori monouso saranno consentiti

Contrariamente a quanto si pensa, il monouso non sarà vietato completamente, ma regolamentato in base ai materiali e alla riciclabilità. Saranno ancora consentiti nel 2025 i contenitori:

Compostabili e biodegradabili, come quelli in cartoncino kraft, PLA o CPLA (bioplastiche di origine vegetale);
Riciclati o riciclabili, come le vaschette in PP (polipropilene) o R-PET (PET riciclato);
Con percentuali minime di materiale riciclato, secondo quanto stabilito dalle nuove norme UE (almeno il 10% per le plastiche non PET e il 25% per le bottiglie in PET);
Senza sostanze pericolose o additivi non ammessi (come i PFAS, oggi soggetti a restrizioni severe);
Etichettati correttamente, secondo il D.Lgs. 116/2020, con indicazione di materiali e istruzioni di smaltimento.

Inoltre, verranno incoraggiate soluzioni riutilizzabili per il servizio interno e packaging compostabili per l’asporto, soprattutto nel settore Horeca.

Cosa non sarà più ammesso

Saranno progressivamente eliminati dal mercato i contenitori:

In plastica tradizionale non riciclabile;
In poliestere espanso (EPS), come alcuni modelli di vaschette e bicchieri;
Privi di informazioni ambientali o non conformi agli standard di etichettatura;
Che non rispettano le nuove soglie minime di materiale riciclato.

Questo cambiamento coinvolge direttamente ristoratori, produttori alimentari e distributori, che dovranno adeguarsi scegliendo fornitori certificati e materiali conformi.

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